COVID-19 e la progettazione degli spazi lavorativi
L’emergenza del coronavirus pone nuove domande su come affrontare il progetto degli spazi a breve e lungo termine: come cambieranno e dovranno adeguarsi gli ambienti domestici e lavorativi?
In questo periodo lo smart working ha modificato la fruizione delle abitazioni, dove l’ergonomia e il benessere saranno fondamentali anche per lavorare. Ma sono da ripensare anche gli uffici: il distanziamento sociale obbliga le aziende alla organizzazione degli ambienti secondo nuove regole che, in previsione di nuove manifestazioni epidemiche, dovranno durare nel lungo periodo.
Lo scorso 23 aprile è stato organizzato da WOW e CBRE un interessante webinar dal titolo “Nuove parole chiave per il workplace dopo covid-19”.
Gli spazi lavorativi dovranno essere flessibili, avere la possibilità di cambiare ed essere adattabili alle situazioni di emergenza. Dovranno essere ripensate le aree di accesso, di utilizzo comune, gli open space. Serviranno pareti mobili, porte automatiche, sistemi di sterilizzazione e la pulizia regolare degli impianti di condizionamento.
Per tutte queste problematiche di riorganizzazione e salubrità degli spazi lavorativi è nata una nuova start-up a cui il mio studio sta collaborando: www.adeguami.com
Questa piattaforma web offre un servizio di consulenza e progettazione per adeguare in modo sicuro e flessibile i luoghi di lavoro durante l’emergenza covid-19 (uffici, negozi, hotel, ecc.). La start up è stata creata dall’architetto Cinzia Galimberti, seria professionista con un’ampia esperienza nel mondo della progettazione e del real estate.
https://www.bartumagazine.it/2020/04/01/start-up-che-nascono-in-tempo-di-coronavirus-adeguami
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